Mentre nell’agricoltura sono coinvolte solamente due componenti, in acquacoltura tre: aria, acqua e suolo.
Nell’ecosistema c’è un continuo riciclo di elementi semplici quali Carbonio, Fosforo, Azoto e Ossigeno. Quest’ultimo è la componente principale in quasi tutte le reazioni chimiche.
La fotosintesi, le piogge, la sedimentazione e le precipitazioni influiscono notevolmente sulla qualità del suolo, causando così l’accumularsi di batteri e componenti organici che rischiano di diventare molto pericolosi per l’ecosistema animale e vegetale.
Per questo motivo avere un bacino idrico correttamente ossigenato e aerato è fondamentale per garantire un corretto equilibrio biologico della popolazione ittica, eliminando il rischio che batteri o agenti patogeni esterni o componenti organiche come piante acquatiche possano creare squilibri difficili da gestire.
Acquacoltura e aerazione: aspetto fondamentale per il bacino idrico
L’ossigeno è quindi necessario per mantenere sana la fauna ittica, ma è anche necessario per i batteri aerobi benefici, l’aerazione è importante perché senza di essa il bacino idrico e i sedimenti andranno in uno stato anaerobico.
È importante fare una distinzione: i batteri anaerobici producono una fermentazione della materia organica con rilascio di sostanze pericolose nell’acqua, mentre al contrario i batteri aerobici, consentono la mineralizzazione della sostanza organica, rendendola inerte.
Inoltre i batteri anaerobici dissolvono in acqua gas nocivi che rischiano di diventare dannosi per il pesce e tutto l’ecosistema acquatico, oltre a produrre torbidità nell’acqua e rilascio di cattivi odori in superficie.
L’aerazione nel bacino idrico diventa quindi fondamentale in acquacoltura, aggiungendo ossigeno si mantiene la popolazione ittica sana e si garantisce un corretto bilanciamento del sistema aerobico.
L’aerazione nelle stagioni previene il rischio di mortalità del pesce
Altro tema importante da tenere in considerazione è la mortalità del pesce, che in condizioni di scarsità di ossigeno aumenta notevolmente, come conseguenza diretta di un aumentato stress del pesce.
Non solo i periodi caldi estivi possono creare problemi di ossigeno disciolto, anche la primavera e l’autunno sono momenti critici in concomitanza del naturale rimescolamento dei differenti strati del lago e l’eliminazione temporanea del termoclino, può abbassare repentinamente l’ossigeno disciolto in superficie portando su tutta la colonna d’acqua sostanze nocive che prima erano bloccate sul fondo.
L’aerazione e una corretta circolazione dell’acqua permettono quindi di eliminare la stratificazione termica durante tutto l’anno, prevenendo cosi il rischio di mortalità dovuto ai repentini cambi di stratificazione termica all’interno del bacino.
Circolatori d’acqua e aereatori per un corretto ripristino del bacino idrico
Proprio come nei bacini di acquacoltura anche nei bacini naturali, soggetti a una pressione antropica (scarichi civili e industriali), il carico organico derivante dalle attività umane può generare fenomeni di eutrofizzazione che se non correttamente gestiti, possono portare alla morte dell’ecosistema acquatico con grave impatto sulla fauna ma anche sulle attività antropiche stesse che si affacciano sul lago.
Tramite una corretta progettazione e all’installazione di aeratori e circolatori si può garantire un corretto ripristino del bacino idrico con la conseguente possibilità di riutilizzo delle acque per diversi fini, dal ricreativo fino all’irrigazione. Tutto ciò ci permette di avere un finale beneficio sia economico che ambientale in un ottica di sostenibilità e benessere.
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